venerdì 6 settembre 2019

Il Sentiero di Sentona - Croazia

Fra le poche gite che abbiamo fatto, c'è questo sentiero che da Labin porta fino a Rabac, passando per boschi, ruscelli e cascate. Devo dire che probabilmente agosto, in un estate decisamente poco piovosa, non è il periodo migliore perchè era tutto un pò in secca. Ad ogni modo, è stat un'esperienza decisamente piacevole, calcolando anche che era la nostra prima volta. Arriviamo a Labin e, grazie al consiglio di una locale, parcheggiamo davanti al cimitero (gratuitamente). Attraversiamo un ponte e arriviamo ad una piazza dove troviamo l'ufficio informazioni. La ragazza parla Italiano e ci fornisce una mappa con tutti i vari sentieri della zona. Su https://www.rabac-labin.com/it troverete tutte le info sui vari sentieri, i tempi di percorrenza e la difficoltà. Noi abbiamo scelto quello di Sentona sia per ciò che avremmo visto ma soprattutto per il grado di difficoltà definito "per tutti" avendo i bambini (di 10 e 3 anni). La ragazza dell'ufficio informazioni ci aveva indicato il luogo di partenza e le indicazioni da seguire, ma abbiamo passato più di mezz'ora per capire dove dovevamo andare capendo solo in un secondo momento che sarebbe stato meglio seguire la strada principale e imboccare il sentiero dopo, vicino alla fermata del bus. Solo da questo punto in poi le indicazioni diventano chiare, basta seguire i bolli bianchi e azzurri o le indicazioni del percorso 804.
L'inizio del percorso è abbastanza banale, una stradina di sassolini, ma poi comincia a diventare sempre più impervio..insomma, adatto a tutti mica tanto! Io e mio marito non avevamo grossi problemi, ma i bimbi fra sassi scivolosi e gradini naturali troppo alti, qualche difficoltà l'hanno avuta. il bambino di una famiglia davanti a noi è caduto e si è fatto abbastanza male. Inutile dirvi che passeggini e carrozzine non vanno portati e che non è adatto a persona con problemi di deambulazione, anche se lievi. Per quanto piacevole, per un gran bel pezzo di strada non vedrete altro che vegetazione, di acqua, cascate e ruscelli nemmeno l'ombra. A metà percorso 2 tavoli da pic nic. Poi finalmente sentiamo un rumore di acqua e là, fra una foglia e l'altra, scorgiamo un ruscellino praticamente in secca. Più avanti ecco un'altro ruscello e una pozzetta d'acqua, su cui passa un ponticello. Proseguiamo e finalmente..arriviamo alla cascata! C'è un piccolo balconcino da cui vederla dall'altro, alcune persone prendono il sole. Entusiasta cerco un punto per arrivarci..ma dal nostro sentiero non c'è. Delusione. Decidiamo, quindi di uscire momentaneamente dal sentiero 804 e di infilarci in un mini e molto impervio sentierino che, nonostante per i bimbi non sia affatto facile, la visione alla fine è spettacolare! Rocce bianche e acque cristalline! Pucciamo i piedi nell'acqua fredda e ci godiamo il momento e la vista fantastica!
Ritorniamo sui nostri passi e riprendiamo il sentiero 804 e, dopo poco, arriviamo a Rabac. In realtà si arriva ad un campeggio. L'abbiamo attraversato e siamo arrivati alla spiaggia. La spiaggia in realtà è pubblica. Alla fine della spiaggia c'è la passeggiata e, percorrendola e salendo un pò, siamo arrivati alla fermata del bus che, dopo 1 ora di attesa, finalmente ci ha riportato a Labin! Comunque è stata una bellissima esperienza!

giovedì 5 settembre 2019

Outfit Glamping

Dopo circa 20 anni, sono tornata in campeggio e...sono andata in crisi sul cosa portarmi nelle mie solite micro valigie! Risultato: ho portato troppo e ho portato cose inutili!
In un campeggio al mare, il 90% del tempo si sta in costume. Volendo potreste andare in giro per tutto il campeggio in costume, ma se come a me non vi garba molto, potrete mettere un copricostume o un miniabito o maglietta e pantaloncini. Ne basteranno un paio, giusto per avere un cambio. Ai piedi le classiche infradito.
Per le gite nei dintorni, abiti leggeri o pantaloncini e top e scarpe comode.
Per la sera, all'interno del campeggio, non saranno necessari abiti da sera e tacchi alti.
Indispensabili, invece, almeno un pantalone lungo e una felpa o maglioncino (la sera rinfresca parecchio.
Per la notte mi ero portata il classico pigiamino leggero...dormivo con la felpa!
Quindi viva l'abbigliamento comodo e poco "stropiccievole"
 PS: la pack list della foto è perr una ragazzina, ma la trovo adatta a tutti!

Istria - Croazia

Erano tanti anni che volevo andare in Croazia, esattamente da quando, nel 2016, ci sono passata in auto per andare in Albania. Ci eravamo fermati a dormire una notte all'andata, vicino a Split (Spalato) e una notte al ritorno nei pressi di Dubrovnik.
La cosa che più mi aveva colpita, oltre al mare e alle 1000 isolette, era la gente, super cordiale e disponibile.
E i prezzi decisamente bassi.
E questo mi ha, probabilmente, portata a fare un grosso errore...
A novembre trovo una bella promozione per un camping e a dicembre prenoto.
La scelta del camping l'abbiamo fatta perchè mia figlia, ormai di quasi 10 anni, sentiva la necessità di fare amicizie. Prenoto, attraverso Booking, con Easyatent presso il Campsite-polari, 2 settimane €860
Praticamente funziona cosi: la Easyatent fornisce tende e tende safari in vari camping della Croazia, in particolar modo in Istria. Io prenoto quella che viene chiamata tenda bungalow, la classica tenda a casetta. All'interno sono già presenti Frigo, fuochi, piatti, stoviglie, accessori da cucina, bollitore, macchina per il caffè americano, 1 letto matrimoniale e 3/4 letti singoli, tavolo, 6 sedie, 2 poltroncine, 1 sdraio e stendibiancheria. Praticamente devi solo portare le valigie e il sacco a pelo.
Arriviamo al camping, facciamo un primo check-in presso il camping (a cui poi pagheremo 35€ di tassa di soggiorno), ci danno una mappa e ci indicano la posizione delle tende della Easyatent. Ci dirigiamo, perdendoci un paio di volte, e troviamo ad attenderci un cordiale ragazzone rasta, molto timido. Ci fa vedere la tenda e ci illustra tutto ciò che contiene e come funzionano le varie cose. La tenda è esattamente come nelle foto e all'ombra degli alberi!
Il campeggio è enorme, non siamo riusciti a vederlo tutto, e ha anche una parte krk.
Ha 12 servizi igenici e la maggior parte di questi ha la lavatrice (che però vi verrà a costare 7€ circa), ma non tutti sono belli e puliti. Noi eravamo vicini al bagno 9, moderno, bellissimo e pulitissimo. Un giorno siamo andati al bagno 6 (a K. scappava la pipì ed eravamo nei pressi di quel bagno) e devo dire che era scandaloso! Usato dalle rondini come nido, era pieno dei loro escrementi.
C'è una parte centrale del camping con tutte le attrazioni e attività commerciali e non: il market (ce ne è anche un'altro) da usare solo in caso di estrema urgenza visti i costi della merce, il giornalaio, il bazar, il fruttivendolo, il panettiere, il baby club (mai usato), la sala multimediale (con tv, ping pong, videogiochi), la piscina con il suo acquapark (gratis), la sala giochi e tutta una serie di bancarelle stile fiera che noleggiano ogni tipo di ciclo (motorini elettrici, monopattini, risciò ecc...), tatuaggi provvisori (a pagamento), gonfiabili (a pagamento), tappeti elastici (a pagamento), massaggiatrice e nail art (a pagamento), il ristorante, il bar (un spritz 7€) e il palco per le serate di musica. Ovviamente vicino a questa zona la situazione è un pò caotica, ma noi eravamo sufficientemente distanti. Insomma, per essere in Croazia tutto era decisamente troppo caro e noi, che quest'anno avevamo ben poche risorse economiche, è stata dura dire sempre di noi ai nostri figli. Anche fuori dal campeggio, andando a fare la spesa, i prezzi erano molto simili all'Italia. Forse, ma dico forse, andando più in giù la cosa cambia, ma l'Istria non è così economica come mi aspettavo.
Per fortuna mare e piscina erano gratis e ci siamo comunque goduti la vacanza!









martedì 6 agosto 2019

Basilicata

Bisogna fare un salto indietro nel tempo...estate 2015
Avevo scoperto da poco di essere incinta e, avendo fatto a gennaio il viaggio alle canarie, le disponibilità economiche erano limitate.
Decido cosi di organizzare una mini vacanza in Italia, magari in qualche regione poco turistica..ed eccomi prenotare, tramite Airbnb, un soggiorno in quel di Rotondella, il balcone dello Ionio, per 170€
Nova Siri
Maratea
So che molti guidano da nord a sud in una notte, ma io ho preferito fare tappa una notte in abruzzo. Devo dire che la Basilicata, regione praticamente sconosciuta, mi ha colpita per la pulizia e per le strade perfette! La gente è cordiale, ospitale, i prezzi bassi, ma il cibo non mi ha completamente soddisfatta e il mare non è come me lo aspettavo.
Roseto capo spulico
Per trovare il mare bello, bisogna spostarsi a Maratea, sulla sponda Tirrenica, a 2 ore di distanza da Rotondella. Famosa per il mare bello e le spiaggie nere..bah, forse non ho trovato io la baia giusta! Carina, si, meglio della sponda ionica, ma nulla di veramente speciale. In compenso ci siamo fatti mezz'ora sotto il sole in discesa e ovviamente il doppio al ritorno in salita! Magari siamo noi a non aver trovato la baia giusta. Invece ci è piaciuta moltissimo Roseto Capo Spulico, in calabria, a 37km da Rotondella. Il mare è cristallino e la rocca a picco sulla spiaggia è fantastica! Ottimi i peperoncini venduti un pò ovunque!
Essendo mio marito albanese, abbiamo deciso di visitare uno dei villaggi Arberesh presenti in basilicata, San Paolo Albanese.
Gli arberesh sono italiani di origine albanese, arrivati in italia fra il XV e il XVII secolo, che, nonostante il passare del tempo, hanno mantenuto lingua e tradizioni dell'antica albania. Gli albanesi stessi non capiscono completamente il loro dialetto, è come se noi parlassimo con qualcuno in volgare. Il paesino è piccolo, simpatico, ma è un normale paesino di campagna. Il museo relativo agli arbresh era chiuso (delusione!), ma abbiamo visto più di un anziano vestito con gl'abiti della vecchia tradizione popolare.

Ma c'è un posto in basilicata che vale tutto il viaggio: Matera!
Sembrerà scontato, ma non esiste al mondo un posto come questo. Sembra, anzi, è, bloccata nel tempo, come in una bolla, con le sue strade bianche, le sue case bianche, la sua ricca povertà! Io che odio le guide turistiche, mi sento di consigliare di prenderla, non solo per vedere la città (o almeno una parte), ma per farsi spiegare come si svolgeva la vita in un posto così assurdo, come si è arrivati allo sfollamento e alla rinascita dei sassi!
Non mi stupisco che ora, 2019, sia "capitale mondiale della cultura".
Matera è un di quei posti dove vorresti tornare per vedere ciò che non hai visto!






Il bello e il brutto del Portogallo

Cosa mi è piaciuto del Portogallo:


Il cibo: Osate, non abbiate paura! E' normale sorseggiare un drink ciucciando Carachois (piccole lumache di mare), le cozze e il pesce in generale sono buonissimi! Vincete le vostre paure e provate i Percebes, muostruosi crostacei che vivono solo qui e in altre poche parti del mondo. E infine consiglio le seppie ripiene!

Tasche: bar/trattorie, piccole e spartane, ma con cibo ottimo e ottimi prezzi. Vi è la possibilità di prendere la porzione intera o la mezza porzione. Consiglio il Cafè dos Cacadores - Rua 1° de Maio 21, Sao Bartolomeu de Messines 8375-129 (dove potrete gustare le Percebes) e il Cafè Restaurante Vera Cruz ad Almada, frequentato da locali, decisamente poco turistico e in cinque abbiamo speso 37€ uscendo con la pancia piena!

Alcoutim: piccolo e quasi anonimo paesino che sorge sulla sponda portoghese del fiume Guadiana. La caratteristica particolare, però, è che detto fiume divide il portogallo dalla spagna. Sulla sponda opposta c'è un'altro paesino, Sanlucar de Guadiana, spagnolo! In entrambi i paesi vi è una chiesa che fa rintoccare il suo campanile, ma fra le due sponde c'è 1 ora di differenza, e quindi un rintocco in meno! Potrete andare in spagna per pochi euro tramite il traghetto. Esperienza surreale! Peccato che sul lato spagnolo non ci sia assolutamente nulla!

Costa de Caparica: a mezz'oretta di bus da Almada, c'è questa cittadina sull'oceano. La spiaggia è bella, ampia, e l'oceano ha un fascino tutto suo! Per surfisti ma anche no. I miei figli si sono divertiti moltissimo!

Bola de Berlim: ma sono bomboloni, ripieni di crema pasticcera! Si trovano ovunque, li vendono anche in spiaggia (al posto del nostro cocco) e ad Almada c'è un negozietto specializzato nella vendita: ne ha di tutti i gusti, per tutti i gusti e di tutti i colori! 

Fragata D. Fernando II e Gloria: si trova nella zona dei capolinea e del porto di Almada. E' una nave della metà del '800, restaurata e visitabile per pochi euro. Veramente bella. Peccato per i manichini inquietanti che dovrebbero simulare la vita sulla fregata. Accanto, visitabile solo attraverso una rete, il Barracuda sottomarino
Il bar al capolinea: Lisbona. C'è questo bar ricavato in un vecchio tram, al capolinea del tram per andare alla torre de Belem. Nulla di speciale, ne nei prezzi ne nelle proposte, ma è carino il bar. Fuori dal bagno c'è una tipica seduta!

Sintra!!!! 


Cosa non mi è piaciuto del Portogallo:

I portoghesi: Mi spiace dirlo e ovviamente sto generalizzando perchè, comunque, ho incontrato anche persone deliziose, ma tendenzialmente sono musoni, poco educati e freddi.

Lo sporco: non è abitudine usare il portacenere e quindi è pieno di mozziconi. Anche i cestini scarseggiano o vengono svuotati di rado.

La muffa: ovunque! Sopra, sotto, dentro, fuori...

I prezzi: conviene cenare fuori se si trova il posto giusto, piuttosto che fare la spesa: i prezzi sono simili all' Italia.

I marciapiedi: non so di che materiale siano fatti, ma sono piccoli sassi bianchi super scivolosi. In alcuni punti, nelle discese/salite, ci sono corrimano per tenersi. Quasi impossibile usare i tacchi.

Il traffico e i parcheggi: a Lisbona e ad Almada è impossibile guidare e parcheggiare










Magica Sintra

Dai post precedenti, penso si possa evincere che il Portogallo non mi sia proprio entrato nel cuore. Non dico sia brutto, ogni luogo ha il suo bello e il suo fascino, ma non è stato all'altezza delle mie aspettative e sinceramente, per me, non vale 3 ore di volo e ulteriori 300 Km per l'Algarve. 
Ma Sintra è un'altra cosa!!! 
A posteriori penso che avrei dovuto stare 4/5 giorni in questo luogo magico per visitarne ogni angolo nascosto. Noi, avendo avuto solo un giorno a disposizione, abbiamo scelto di visitare due luoghi: Palacio Nacional da Pena e Quinta da Regaleira.

Palacio Nacional da Pena:  E' un palazzo/castello, situato sulle colline della città portoghese di Sintra, paese del centro, vicino a Lisbona. Fatto costruire dopo il 1840 da Maria II di Braganza (1819-1853), come regalo di nozze per il marito, re Ferdinando II del Portogallo (1819-1885), sulle rovine di un convento gerosolimitano del '400 e progettato dall' architetto e barone tedesco Ludwig von Eschwege, il palazzo è sotto la tutela dell'UNESCO, da cui è stato inserito nel Patrimonio dell'umanità (come tutto il centro storico di Sintra) nel 1995Nell'architettura del palazzo "convivono" vari stili: gotico, manuelino, arabo, rinascimentale, barocco, ecc.. (fonte wikipedia)


Per arrivarci, da Lisbona, ci vuole circa una mezz'ora in auto o un'oretta in treno.

La strada è ben segnalata e una volta arrivati in paese troverete tutte le indicazioni per arrivare al palazzo desiderato. Cercate, nonostante le curve e la strada stretta, di godervi il paesaggio: le ville sono molte più di quelle visitabili, tutte immerse in boschi, già solo il tragitto è uno spettacolo!
Arrivati al Palacio Nacional de la Pena abbiamo fatto il biglietto, mi pare sui 60€ per i due palazzi scelti. Quel giorno il palazzo era immerso in una nebbia fitta, tanto da riuscire a scorgerlo fino all'ultimo, dopo una bella camminata in un bosco che pareva uscito da un film di Tim Burton. La fila per entrare era lunga e abbiamo fatto il giro praticamente in fila, stanza dopo stanza..e sono tante! Ma la cosa più bella, a parte l'assurda bellezza del palazzo, è il suo parco: in ogni dove ci sono laghetti, serre, strane costruzioni, fiori colorati e una rigogliosa vegetazione! Non si può raccontare, va visto!

Quinta da Regaleira: è una tenuta con palazzo, giardini e grotte, situata nel centro storico della città portoghese di Sintra e costruita – nella veste attuale – tra il 1904 e il 1910 su progetto dell' architetto italiano Luigi Manini (1848-1936) e su commissione di Antonio Augusto Carvalho Monteiro (1848-1920), che aveva acquistato la proprietà nel 1892. La tenuta prende il nome dalla figlia di uno dei proprietari precedenti, divenuta in seguito baronessa di Regaleira. Il palazzo e i giardini della Quinta da Regaleira, oggi proprietà del comune di Sintra e sede della Fondazione Cultursintra, sono annoverati nel Patrimonio dell'Umanità dall' UNESCO. (fonte Wikipedia)
Il motivo per cui ho deciso di trascinare la mia famiglia in Portogallo, è il voler andare a visitare il pozzo che vedete nella foto. L'ho visto in una trasmissione, me ne sono innamorata e ho organizzato la vacanza. E' il pozzo iniziatico della Quinta da Regaleira di Sintra!
Lasciato il Palacio da Pena, siamo andati alla Quinta, e se il primo era bello, il secondo è da togliere il fiato! Il giardino sembrava uscito da Alice nel Paese delle meraviglie versione gotica. Ci sono passaggi segreti, labirinti, angoli nascosti, laghetti che sbucano da nulla..imbocchi un passaggio e non sai dove uscirai. Bello e..divertente!
Mi sono innamorata follemente di questo posto, non volevo più uscire! Non dirò di più perchè non è una visita, è un'emozione, che va vissuta senza che nessuno ne anticipi la magia!

domenica 28 luglio 2019

Morbo di Madelung: le mie foto

Chi ha questa malformazione, dolorosa e invalidante, non solo estetica come molti pensano, ha bisogno di capire, di trovare qualcuno in cui rispecchiarsi, capire che non è solo.
Sui vari siti di medicina, molti di noi non si ritrovano visto che viene abbinata ad altre malattie che magari non abbiamo. Ci sono immagini di malformazioni gravi, in cui io non mi sono ritrovata.
A molti di noi viene diagnosticata tardi o presa alla leggera ("sei sempre stata così" cit.)
Vogliamo risposte, vogliamo trovare chi è come noi, vogliamo capire.
Ho due figli, un maschio e una femmina, e c'è la possibilità che gli abbia trasmesso questa malformazione.

Ecco quindi le mie braccia! Come vedete non sono "mostruose", ma ormai non potevo più usare il braccio destro e il dolore era lancinante.







con la placca, dopo l'intervento di osteotomia correttiva con innesto osseo
anni dopo l'operazione e la rimozione della pla