domenica 29 giugno 2014

Non abbandoniamo i nostri amici animali

Non esistendo significative analisi statistiche su questo squallido fenomeno; di certo, gli animali abbandonati ogni anno, e non solo d’estate, sono centinaia di migliaia, appartenenti a un incredibile numero di specie: cani, gatti, conigli nani, uccelli, pesci, criceti, tartarughe, furetti, iguana, porcellini d’India, serpenti, persino asini, maialini e piccoli coccodrilli.
Io dico sempre che sono nata con un gatto in braccio. Li ho sempre avuti: prima di nascere, quando sono nata, dopo essere nata, quando mi sono sposata e pure ora che ho una figlia. E sono sempre andata in vacanza. Quando ero piccola, con mia mamma si sceglieva di andare in campeggi in cui si potessero portare animali e all'epoca non erano molte le strutture. Oggi esistono anche alberghi, villaggi turistici, B&B, case vacanze e spiagge che consentono di portare il nostro amico a quattro zampe. Noi abbiamo regalato a K. un gattino trovatello (ne avevamo già due di gatti) e nonostante sia un rompipalle di prima categoria, un combina guai e un mangione, è comunque con noi e verrà con noi in vacanza.. come tutti gl'altri nostri gatti. Quando arriveremo nelle Marche, avremo in casa ben 9 gatti: 3 nostri, 3 di mia mamma e 3 del suo compagno. Se per la vita di tutti i giorni vi sconsiglierei un numero così elevato di gatti, per qualche settimana di ferie si può anche fare. Prendere un animale è una responsabilità, non solo civile, ma anche giuridica. Se non siete in grado di prendervela, non fatelo. E non regalatelo ai vostri bimbi come se fosse un giocattolo da buttare alla prima difficoltà, regalatelo solo se siete pronti a prendervene cura insieme al vostro bimbo, insegnandogli il rispetto che l'animale merita.
Se invece ne avvistate uno per strada, il comando dei Carabinieri per la Tutela dell'Ambiente ha messo a disposizione il numero verde 800253608 per segnalarne la presenza.

Liquidi nel bagaglio a mano: normativa e consigli

Purtroppo non ho avuto molte occasioni per viaggiare e prendere aerei, ma quelle poche volte il problema dei liquidi mi ha tirata matta!!
Dal sito dell'ENAC
Cosa cambia dal 31 gennaio 2014 per il controllo dei liquidi (Regolamento (UE) 246/2013 del 19 marzo 2013)
A decorrere dal 31 gennaio 2014 entrano in vigore le nuove regole per il trasporto dei liquidi da portare in cabina.
I liquidi ammessi e le modalità di trasporto che il passeggero dovrà osservare sono specificati nel cartello informativo di seguito riportato

In Aeroporto
Al fine di agevolare i controlli è obbligatorio:
- presentare agli addetti ai controlli di sicurezza tutti i liquidi trasportati come bagaglio a mano, affinché siano esaminati
- togliersi giacca e soprabito: essi verranno sottoposti separatamente ad ispezione
- estrarre dal bagaglio a mano i computer portatili e gli altri dispositivi elettrici ed elettronici di grande dimensione per consentire il controllo separatamente rispetto al bagaglio a mano.

I liquidi comprendono:
- acqua ed altre bevande, minestre, sciroppi
- creme, lozioni ed oli
- profumi
- spray
- gel, inclusi quelli per i capelli e per la doccia
- contenuto di recipienti sotto pressione, incluse schiume da barba, altre schiume e deodoranti
- sostanze in pasta, incluso dentifricio
- miscele di liquidi e solidi
- mascara
- ogni altro prodotto di analoga consistenza

Transito negli aeroporti comunitari per i passeggeri provenienti da scali extracomunitari
I liquidi acquistati presso duty-free shop di aeroporti extracomunitari (ossia situati al di fuori dell’Unione europea e al di fuori di Norvegia, Svizzera e Islanda) sono ammessi come bagaglio a mano se sigillati in appositi sacchetti (STEB) e contenenti la prova di acquisto. Negli scali di transito comunitari saranno sottoposti a controlli di sicurezza.
In aggiunta possono essere trasportati come bagaglio a mano:
- liquidi contenuti in un sacchetto di plastica da 1 litro richiudibile
- medicinali da utilizzare durante il viaggio e alimenti per neonati

In caso di dubbi, prima di intraprendere il viaggio è bene rivolgersi alla propria compagnia aerea o agente di viaggio.

In definitiva a noi poco cambia. Si potranno trasportare liquidi/gas/gel/creme/paste contenuti in contenitori di 100ml cad. fino ad un massimo di 1 litro (es: 10 contenitori da 100ml) chiusi in un unico sacchetto di plastica trasparente e richiudibile delle dimensioni di 20x20 cm.
Quindi in un sacchetto potremo metterci: shampoo, balsamo, bagnoschiuma, crema o olio solare, doposole, dentifricio, fondotinta, mascara, smalto e deodorante. In commercio esistono svariate bustine con o senza prodotti e di svariati prezzi, da 3 a 20 euro. Io ho acquistato delle bustine con all'interno vari contenitori vuoti in cui travasare i prodotti (es: shampoo, balsamo e bagnoschiuma sono facilmente travasabili). Esistono anche, venduti singolarmente, vari prodotti di marca in versione mignon come shampoo, deodorante, schiuma da barba ecc.. Vista la ristrettezza della quantità e dei prodotti trasportabili, il mio consiglio è quello di accordarsi col proprio compagno di viaggio: è inutile portare un bagnoschiuma, uno shampoo e un dentifricio a testa, portatene uno in due! In questo modo avrete spazio per la crema antirughe, il profumo e il colluttorio di cui non potete proprio fare a meno!

Valigia: come farla

O meglio, come la faccio io! Sono la tipica donna che si porta dietro quasi tutto l'armadio e ogni volta impazzisco per far stare dentro tutto alla valigia, ma alla fine ci riesco sempre e non lascio nulla a casa!  Ma come fare? Il mio consiglio è sempre quello di scegliere indumenti abbinabili fra loro, facilmente lavabili e non stirabili. I leggins, per esempio, sono un'indumento poliedrico, facilmente abbinabili, utilizzabili sia per un abbigliamento sportivo che per uno un po' più carino, e non necessitano di stiratura. Il mio consiglio è:
  •  sul fondo, nelle pieghe create dalla struttura delle rotelle, la biancheria intima (slip, reggiseni e calze), costumi da bagno e cinture
  • poi il telo mare, in modo da creare una superficie uniforme sul fondo. Io ne ho comprati per tutta la famiglia di quelli in microfibra a 5 euro cad. al mercato . Sono comodissimi, asciugano in fretta, sono colorati e occupano pochissimo spazio
  • pantaloni lunghi su un lato, piegati in due o tre. Sopra di essi pantaloncini e leggins
  • al centro, magliette e top
  • sull'altro lato, le scarpe, chiuse nei sacchetti.
  • sopra a tutto i maglioncini.
  • chiudere i cinturini e sopra di essi mettere gli indumenti più delicati come gonne, vestiti e giacche.
  • una volta chiuse i cinturini che tengono i vestiti, si creano degli spazi laterali, utilizzateli per le cose piccole (piastra per capelli, macchina fotografica, cavi caricabatterie vari ecc)
Chiudere la valigia e non riaprirla più! La più piccola modifica comprometterà tutto il lavoro di un'intera giornata!!

sabato 28 giugno 2014

La valigia dei bambini 2

Premetto che sia per una questione economica che "ideologica", non acquisto mai cose futili e, soprattutto per quel che riguarda mia figlia, cose con qualche personaggio della TV che costa il doppio di altre senza personaggi (borsette, abiti, ciabattine..),ma mi sembrava carino postarvi queste cose. Navigando su internet, un po' di tempo fa, avevo trovato un'immagine di una valigia che mi aveva incuriosita e divertita. Si tratta di una valigia pensata per i bambini, molto colorata, della ditta americana Trunki. Oltre a essere colorata e divertente, è anche dotata di rotelle ed è cavalcabile, come si capisce dalla foto. Il costo sul sito è di 40 dollari, ma lo potete trovare anche su amazon. Il realtà io e mio marito abbiamo fatto "cavalcare" a K. il nostro normalissimo trolley durante l'ultimo viaggio fatto in albania, e lei si è divertita moltissimo.
Un'altra valigia che ho trovato è la Colored Suitcase by Marcial Ahsayane, di cui, però, non ho trovato il prezzo (che dubito, comunque, essere economico). E' una valigia con, sul retro, una lavagna su cui poter disegnare. Utile per le lunghe attese in aereoporto o per i lunghi viaggi. Ma come dicevo in un precedente post, nella valigia di mia figlia non mancano mai album da disegno e matite.. sicuri, quindi che serva veramente?

La valigia dei bambini

Ieri nella scuola materna in cui lavoro, abbiamo fatto la festa di fine hanno, bellissima e i miei bimbi bravissimi!! Ma con la fine dell'anno scolastico (anche se la scuola dove lavoro non chiuderà), è inevitabile parlare di vacanze! E dei suoi preparativi. Ma come fare quando ci sono dei bambini? Beh, il mio consiglio è sempre quello di trattare i bambini, anche i più piccoli, alla pari, coinvolgendoli in tutto. Parlate con loro del posto e delle persone con cui andrete, se ne avete la possibilità fategli vedere delle immagini, delle foto e pensate e decidete insieme cosa andare a visitare, ovviamente anche in base all'età del bimbo (forse una mostra di quadri non sarà di suo interesse a 2 anni, magari meglio uno zoo o una fattoria didattica). E al momento di fare la valigia? Fatela con loro!! Create una lista, con disegni e immagini, di cose che il bimbo/bimba dovrà portare: in questo modo il bimbo capirà da solo cosa dovrà prendere e si divertirà e farvi spuntare la lista!! Il mio consiglio è quello di prendere cose abbinabili fra loro..di solito i bimbi hanno preferenze di colore, quindi non dovrebbe essere difficile fare una valigia con abiti a prevalenza rosa, azzurra, verde ecc..
Preferiti abiti freschi e facilmente lavabili a quelli di pizzo e merletti che "non ha mai messo e magari si va a cena fuori ed è così carino..e poi è un regalo della zia Ada". Fategli anche scegliere i giochi da portare, non molti tanto li userà solo quando sarà in casa/albergo/campeggio, ma, per esempio, nella vagilia di mia figlia non mancano mai un album da colorare con relative matite/pennarelli, un libro da leggere insieme, una palla gonfiabile e un peluches.. oltre, ovviamente, ai giochi da spiaggia! Quest'anno le ho preso un kit da spiaggia per fare i pasticcini di sabbia! E' carino perché si può usare sia a casa, sia in spiaggia usando i pasticcini di plastica come formine. Comprato da Toys per meno di 10 Euro. E.. Buoni preparativi!!!

domenica 15 giugno 2014

Zoom Torino

Sempre con la scuola materna/asilo nido in cui lavoro, ieri siamo andati in gita, con anche i genitori, allo Zoom di Torino. Per noi, che veniamo da Pavia, il viaggio è stato lungo e dispendioso, ma essendo un gruppo numeroso e avendo anticipatamente prenotato, abbiamo almeno risparmiato sul biglietto pagandolo 14.50 Euro cad. (bambini sopra i 3 anni compresi), invece di 20 Euro per gli adulti e 15 Euro per i bambini fra i 2 e gli 11 anni.
Lo Zoom, chiamato Bioparco, non è altro che uno zoo con poche barriere. Ma sinceramente non l'ho trovato migliore di altri zoo in cui sono stata (zoo safari di Pombia, zoo di Falconara..). Sono carini gli allestimenti ed è pieno di punti ristoro di vario tipo come kebab, pizzeria, ristorante, buffet e zone per il pranzo al sacco con tavoli e panche. Ci sono anche 3 negozi di souvenir. La cosa carina, che però noi non abbiamo fatto, è la zona piscina, la Bolder Beach, che prevede un biglietto a parte. E' una vera e propria piscina, con tanta sabbia e un allestimento fantastico. Di carino ha dei punti di osservazione dove, attraverso dei vetri, si possono ammirare i pinguini e la vasca dell'ippopotamo con la sensazione, quindi, di nuotare con loro. A K., mia figlia, è piaciuto comunque moltissimo e questa è la cosa importante!

Muba: Museo dei Bambini

In un post precedente avevo parlato della location, ora parlerò del museo vero e proprio. Ci sono andata in gita con la scuola materna dove lavoro. Ovviamente, venendo da Pavia, abbiamo dovuto affittare un pullman che ci ha portato davanti alla Rotonda della Besana. L'ingresso era previsto e prenotato per le 11, quindi abbiamo approfittato del tempo a nostra disposizione per fare una bella merenda nel bel parco della Rotonda. All' ora prevista siamo entrati, hanno fatto togliere le scarpe ai bimbi e ci hanno fatto accomodare in una grande stanza denominata Spazio Remida. Al centro un tappeto enorme e rosso (su cui si sono seduti i bambini) e ai lati degli scaffali di metallo colmi di scatole piene di qualunque materiale. I ragazzi del Muba spiegano che questi materiali sono tutti provenienti da scarti di fabbrica o magazzino e che i bambini devono giocare, manipolare, sentire, odorare questi materiali e costruirci qualcosa. I bambini, dopo i primi tentennamenti, si lanciano nella costruzione di vari cose, e io anche: castelli, tavoli per il thè, automobili.. quanta fantasia!! Si sono divertiti moltissimo
Il museo è anche composto da un altro percorso, al momento dedicato alle scatole, ma anche quello su prenotazione.
All'interno si trovano anche un bistrot e un bookshop.
I percorsi e i laboratori cambiano, quindi informatevi prima di andare.
Il costo del biglietto per le famiglie è di 6 euro per i bambini e 8 per gli adulti, ma a questo prezzo potrete accedere ad una sola attività.
Insomma, il mio giudizio è abbastanza positivo.. tranne per il prezzo che sinceramente, per quello che si va a fare, mi pare un po' caro.

sabato 7 giugno 2014

Morbo di Madelung: la cura (ovvero l'operazione)

Dopo la diagnosi a 8/9 anni di distanza dai primi sintomi, ecco che mi viene comunicato che dovrò essere operata. Nel frattempo il Dottor. Dacatra mi fa mettere una polsiera da mettere soprattutto la notte, cosa che mi stupisce, per cui chiedo "come mai soprattutto la notte?" "Perché di giorno puoi accorgerti dei movimenti che fai e controllarli, mentre di notte, mentre dormi no e il tuo polso può assumere posizioni che peggiorerebbero la situazione." E così ne acquisto una per ben 52.000 lire, con una placca di metallo da inserire all'interno che impedisce qualunque movimento di pronazione e supinazione oltre che di rotazione. Mi dava così fastidio che di notte, mentre dormivo, riuscivo a slacciarla e lanciarla. Mi svegliavo e la polsiera non c'era più, scaraventata dall'altra parte della stanza. A dicembre vengo ricoverata presso il Gaetano Pini e dopo vari accertamenti, tra cui un paio di TAC, ecco che mi operano. Osteotomia correttiva con innesto osseo. L'operazione, della durata di 4 ore, consiste nella rottura (chirurgica e millimetricamente studiata) dell'ulna nella quale, in tale rottura, verrà inserito un pezzo di osso triangolare prelevato dalla mia anca (in modo da creare una sorta di leva) e bloccato il tutto con una placca a T di metallo con 7 viti. 11 punti di sutura al braccio e un paio sull'anca e, per finire, un mezzo gesso (in gergo "doccia"). Dopo una decina di giorni mi hanno tolto i punti e sostituito la "doccia" con un vero e proprio gesso per altri 40 giorni e, una volta tolto, fisioterapia per un paio di mesi. Insomma, non è stata una passeggiata. Come sto adesso? Abbastanza bene. Il dolore non c'è più e sono ritornata ad usare il mio braccio destro, ma non ho comunque tutta la mobilità e la capacità motoria che avrei dovuto avere. Scrivere a mano per molto tempo, disegnare, giocare a pallavolo, sono attività che comunque mi creano dolore, se pur lieve rispetto a prima. Ma se non mi fossi operata, se non avessero scoperto cosa avevo, a quest'ora non potrei fare nulla. In conclusione, qualsiasi male o disagio abbiate, non rinunciate mai a cercare una diagnosi perché troppo spesso i medici oggi ci dicono che sarà lo stress oppure che viste le analisi fatte senza esiti significativi vuol dire che tutto va bene. No, non va bene, qualcosa c'è e di analisi ce ne sono sempre da fare. Cambiate medico e trovatene uno che abbia voglia di curarvi o guarirvi realmente. Magari, una volta, vi racconterò altre storie, mie e di altre persone a me vicine, di malattie misteriose, a volte gravi, a cui i medici non hanno dato peso, fino a quando..ma sono altre storie.